Martedì 24 Gennaio 2017 at 4:41 pm
La personalizzazione di una famiglia di componenti è uno degli aspetti più complessi nell'apprendimento di Autodesk Revit e del suo motore parametrico. Di norma, si devono prima esplicitare le regole semantiche che permettono al componente stesso di relazionarsi ad altri elementi, tramite un modello di avvio (template .RFT), poi si stabiliscono le qualità geometriche che governano l'aspetto grafico dei singoli componenti progettati.
Questo tutorial approfondirà le tecniche di modellazione parametrica per realizzare una porta personalizzata, con un pannello di anta apribile, secondo differenti livelli di dettaglio. Il componente è stato realizzato con la versione 2016 di Autodesk Revit.
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Martedì 24 Gennaio 2017 at 4:32 pm
Editoriale del dossier di Ingenio - Gennaio 2017
di Simone Garagnani
TRA ATTESE E CERTEZZE: LA NORMA E IL PROGETTO TRADIZIONALE
Le ultime settimane dell’anno appena trascorso hanno gettato le basi di una consapevolezza nazionale più profonda nei confronti della digitalizzazione applicata al settore delle costruzioni. Un processo ineluttabile, sempre più connaturato alla prospettiva di un comparto che necessariamente deve percorrere le strade dell’innovazione tecnologica per ritrovare un abbrivio in grado di vincere l’inerzia economica della crisi. Innovazione che non è stravolgimento però. Cosi? come il processo BIM, ormai onnipresente negli articoli tecnici e negli eventi di settore, non ha la pretesa di sostituirsi a consolidate logiche operative, quanto piuttosto di rinnovarle e svilupparle in un’ottica nuova e digitale, analogamente le norme, come la UNI-11337 di recente approvazione, si pongono l’obiettivo di introdurre gradualmente la digitalizzazione nel modus operandi quotidiano. Lo sostiene, a ragione, Paolo Odorizzi, nell’interessante sintesi dal titolo “UNI-11337: il punto sulla norma che regolerà la gestione digitale nel mondo delle costruzioni“, presente in questo dossier Ingenio. Si fanno strada concetti applicativi che trovano nella gradualità il termine più adatto nel descrivere come approcciare dinamiche produttive innovative, pur rispettose di un corpus esperienziale proprio della tradizione costruttiva italiana. La gradualità è anche lo spirito che pervade l’orizzonte normativo: le prime indiscrezioni sui nuovi decreti del MIT per l’adozione del BIM parlano di progettazione digitalizzata come obbligatoria dal 2019, ma solamente per appalti sopra i 100 milioni e con scadenze progressive per arrivare ad un’entrata a pieno regime nel 2022.
L'editoriale completo al nuovo dossier Ingenio è disponibile qui.
Lunedì 16 Gennaio 2017 at 6:03 pm
BIM processo e BIM modello: le origini del fraintendimento
Dall’introduzione in letteratura del principio, prima ancora che del termine specifico, il Building Information Modeling si è configurato come espressione di un processo nel quale è lo scambio dell’informazione il momento principale di attuazione del progetto.
I protagonisti in esso coinvolti possono e devono scambiarsi le conoscenze in ragione di un’interazione controllata che gradualmente diventa norma: la condivisione si traduce in una catena di responsabilizzante autorialità, individuata dai codici e dai regolamenti.
Questo aspetto però amplifica la confusione generale che vede sovrapporsi la consapevolezza del BIM processo a quella, più pragmatica, del BIM modello. Se da un lato la legislazione inizia a codificare differenti livelli di progettazione (come già espresso nel Codice degli Appalti, D. Lgs. n.50/2016), dall’altro l’auspicata semplificazione delle procedure si disperde nelle cogenze di produzione documentale sempre più dettagliate (come nel caso del numero e nel contenuto degli elaborati,che le prime indiscrezioni sui decreti attuativi del codice n.50 stesso descrivono già come oltremodo numerosi).
L'articolo completo è consultabile
qui.