Domenica 04 Ottobre 2015 at 3:49 pm
Da pochi giorni è disponibile on-line per la consultazione il nuovo dossier "Strumenti per la progettazione innovativa", edito da Ingenio, l'editoriale integrato che nasce dalla volontà di rispondere alle esigenze di informazione e aggiornamento tecnico in alcuni ambiti dell'ingegneria, dell'architettura e della geologia.
In questo numero del dossier, il numero 36 per la precisione, gli aspetti di innovazione tecnologica e di processo sono pervasivi nei contributi presenti, esposti percorrendo cammini diversi ma pur sempre complementari.
Se si dovesse evidenziare un minimo comune denominatore negli articoli, si potrebbe ancora una volta rifarsi al Building Information Modeling, processo generale, latore di contenuti disparati, linguaggio sempre più codificato destinato a comunicare il progetto, lo spazio, il costo e il tempo dell’edilizia.
Alla vigilia degli incontri di SAIE Academy a Bologna dove l’innovazione “salirà in cattedra”, come recita lo slogan dell’iniziativa, l’importanza della formazione e dell’informazione sono pertanto componenti imprescindibili del futuro professionale degli specialisti.
Un doveroso ringraziamento da parte del curatore ad Andrea Dari e Stefania Alessandrini della redazione di Ingenio per il grande lavoro fatto.
Domenica 04 Ottobre 2015 at 1:16 pm
Si è concluso nel tardo pomeriggio di venerdì a Granada il Digital Heritage 2015, la conferenza internazionale dedicata alla digitalizzazione del patrimonio e alla conservazione dei beni culturali.
Giunta oramai alla sua seconda edizione (la prima è stata organizzata a Marsiglia nel 2013), l’iniziativa ha proposto le presentazioni, i workshop e i poster di numerosi studiosi e professionisti provenienti da tutto il mondo, rivolgendosi ad un uditorio di architetti, archeologi, ingegneri e specialisti informatici.
Spingendosi a fondo nell’analisi di metodi e strumenti appartenenti al dominio del digitale, al Digital Heritage si è parlato di come la conoscenza del patrimonio e delle architetture storiche, non necessariamente monumentali, possa essere condivisa e compresa al meglio attraverso l’uso di apparecchiature e processi all’avanguardia nella raccolta dei dati, nel loro trattamento e nella loro catalogazione.
La cornice del moderno Parque de las Ciencias di Granada ha ospitato gli autori dei 52 full paper scientifici, degli 81 short paper, dei 29 work in progress paper, degli oltre 140 poster, 4 panel, 7 tutorial, 6 workshop e 30 espositori impegnati nel Digital Heritage Expo, una grande area espositiva con più di mille metri quadrati di spazio divisa in diverse sezioni.
Nelle cinque giornate dei lavori, dal 28 settembre al 2 ottobre, si sono toccati con mano i progetti e le tecnologie che potenzialmente potranno valorizzare nell’immediato futuro i beni culturali, i siti archeologici e i musei.
Una breve sintesi in diretta è stata pubblicata anche sulle pagine di Ingenio. A questo proposito si rileva con interesse la presenza di alcuni interventi focalizzati su l’Historic Building Information Modeling (HBIM), in particolare nella sessione parallela organizzata da Arqueologica 2.0, la conferenza che si svolgerà il prossimo ___ a ___ e che ha sfruttato il palcoscenico del Digital Heritage per presentare lo scenario dei propri temi.
L'intervento dal titolo "Analysis and Project Management within the HBIM (Historic Building Information Modelling): A study example tiles and flooring in the Built Heritage" di Juan Enrique Nieto Julián, Juan José Moyano Campos e Fernando Rico Delgado ha mostrato come le tecniche e gli approcci del BIM possano essere di grande aiuto anche nella tutela del patrimonio costruito.