La strategia BIM a supporto del progetto della sicurezza nel cantiere edile.
Tesi di Laurea di Giulia Tortorella
Titolo completo:
"La strategia BIM a supporto del progetto della sicurezza nel cantiere edile:
il caso dell’ospedale di primo soccorso a Lampedusa".
Relatore: Prof. Marco Alvise Bragadin
Correlatori: Prof. Arch. Angelo Luigi Camillo Ciribini, Ing. Simone Garagnani, Ing. Luca Venturi
Data discussione: 6 ottobre 2014
Software utilizzati: Autodesk Revit, Microsoft Project, Autodesk Navisworks.
Abstract:
Il lavoro svolto in questa tesi si è incentrato sugli aspetti riguardanti l’intero ciclo di vita dell’opera, facendo riferimento alle problematiche più ricorrenti che si presentato ad oggi e ponendo rilevante attenzione alla questione della sicurezza. L’obiettivo principale è stato quello di ottimizzare la gestione dell’intero processo costruttivo al fine di diminuire i rischi d’infortuni, intervenendo a partire dalle prime fasi di progettazione, fino ad arrivare a valutazioni riguardanti la manutenzione dell’opera, o eventualmente la sua dismissione. Un aspetto fondamentale su cui si intende attuare un miglioramento riguarda la questione della comunicazione tra i soggetti coinvolti nell’intero processo. A questo scopo si sta sempre più diffondendo l’impiego di strumenti informatici sempre più avanzati: quello a cui si fa riferimento in questo studio è il cosiddetto BIM, Building Information Modeling. Con questo termine non s’intende semplicemente un programma o un modello virtuale; quando si parla di BIM ci si vuole riferire ad un più ampio e complesso rapporto di relazioni e analisi, gestite attraverso l’ausilio di programmi informatici che collaborano su un unico modello multi-dimensionale virtuale, capace di contenere tutte le informazioni riguardanti il progetto; tutti questi dati possono essere utilizzati e gestiti dai diversi soggetti interessati, migliorando così la cooperazione e la comunicazione tra di essi. Una gestione di questo tipo risulta essere più rapida, economica e sostenibile. Il BIM sfrutta strumenti intelligenti capaci inoltre di migliorare anche la visualizzazione e la simulazione: attraverso questo tipo di modello è possibile risolvere preventivamente quel tipo di problematiche, trascurate spesso in fase di progettazione, che si riscontrano solo successivamente in cantiere, e che portano non solo a possibili situazioni di pericolo, ma anche a ritardi e aumento dei costi dell’opera. Le potenzialità di questo processo sono molteplici e in continuo sviluppo: ciò che si intende fare, attraverso l’ausilio di un caso di studio, è quello di sfruttare la strategia BIM a supporto della redazione di un progetto della sicurezza, concentrandoci sugli aspetti che riguardano la fase di realizzazione dell’opera. Attraverso l’utilizzo di programmi BIM, quali Revit e Navisworks, è stato possibile estrapolare dal modello diversi tipi di informazioni ed effettuare analisi utili per effettuare scelte progettuali più coerenti con la realtà: in particolare è stato creato un modello 4D del cantiere, che tenesse quindi conto anche del tempo, grazie al quale possono essere individuati preventivamente discordanze ed errori per la fase di realizzazione dell’opera; inoltre questo tipo di visualizzazione del cantiere di ogni sua fase, può rappresentare uno strumento efficace per la comunicazione agli addetti ai lavori per ciò che riguarda le modalità di esecuzione in sicurezza.
Testo pubblicato Mercoledì 04 Febbraio 2015 at 10:22 pm.